Le autorità talebane hanno vietato gli scacchi in Afghanistan, giustificando la decisione con il timore che il gioco favorisca il gioco d’azzardo, in contrasto con i precetti della sharia. Il divieto resterà in vigore finché le problematiche religiose non saranno affrontate, inserendosi in un contesto più ampio di restrizioni su attività ritenute immorali.

Inoltre, la federazione nazionale, alle prese con problemi di leadership, non organizza eventi ufficiali da due anni. Alcuni imprenditori locali, però, difendono gli scacchi come preziosa forma di aggregazione culturale per i giovani. La misura solleva così interrogativi sul futuro della scena scacchistica afghana.

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